Scrittore francese. Di antica e nobile famiglia, entrò nell'Ordine
militare di Malta con il grado di cavaliere di giustizia, partecipando a tutte
le campagne terrestri e marittime, in cui si distinse per coraggio e
abilità guerriera. Assiduo frequentatore dei salotti della società
mondana parigina, si creò una solida fama di uomo brillante, esperto di
questioni cavalleresche e di belle maniere. Beniamino della marchesa di
Rambouillet, fu amico di Pascal ed ebbe un qualche ruolo nell'elaborazione della
famosa argomentazione del "pari" (la scommessa). Ritiratosi in ultimo in
campagna, si dedicò all'attività letteraria, prendendo come spunto
la sua passata vita mondana. È presente in tutte le sue opere
quell'ideale dell'
honnête homme, cui tendeva la società
colta del secolo, e di cui
M. era stato uno degli esponenti di maggiore
spicco. Tra i suoi lavori ricordiamo:
Conversazioni (1669),
L'ingegno (1677),
La conversazione (1677) (Baussay, Poitou 1607
circa - 1684).